CULT: +47,07% Revenues da YoY?

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Effetti speciali omnichannel, intelligenza artificiale, phygital, salti tripli carpiati, poi arriva il team di Drop coordinato da Laura e con una operazione SEO massiccia e disruptive traina CULT verso un nuovo livello di fatturato. Viva le cose semplici, perché dopotutto:

Traffico*CR%*AOV=FATTURATO

Come facilmente intuibile dal titolo, oggi presentiamo il lavoro SEO svolto con Cult che ha portato il brand oggi a dominare le prime posizioni della SERP in maniera costante e soprattutto contro colossi come Zalando. 

Oggi possiamo vantare delle ottime prime posizioni per keyword che collezionano alto volume di ricerca e che rappresentano categorie di prodotto redditizie per Cult Official:

google keywords

About Cult

Cult è il brand marchigiano di calzature che nasce nel 1987. Sin da subito conquista il pubblico con i suoi anfibi simbolo di anticonformismo, innovazione ed espressione di energia giovanile. Un’azienda viva che nel corso degli anni si è saputa adattare ad un mercato che cambiava andando a sviluppare nuovi prodotti soprattutto in direzione delle sneakers uomo e donna.

model with boots

Cult collabora con Drop da molti anni ormai, con Drop inizialmente coinvolta nella gestione degli aspetti e-commerce, advisory e di performance marketing. 

Visti gli ottimi risultati ottenuti dalla collaborazione, nel 2017 il brand ripone nuovamente fiducia nel team di Drop per iniziare un programma SEO rivolto a generare maggior visibilità per le collezioni di prodotto e poter così capitalizzare nei momenti commerciali più favorevoli.

Obiettivi Programma SEO

Trattandosi di un progetto SEO, l'outcome principale del brand era quello di migliorare la visibilità nei motori di ricerca con un consequenziale aumento di traffico al sito. I risultati del programma SEO sono stati poi amplificati da massicce operazioni di brand awareness dettate dal brand stesso e supportate dal team marketing e e-commerce di Drop.

Qua di seguito una panoramica dell’ultimo anno, come si può ben notare, le aspettative del cliente e gli obiettivi che ci si erano prefissati sono stati rispettati ampiamente.

Risultati Ottenuti:

2018/2019 vs 2020/2021:

  • + 47,07% di entrate provenienti dal canale organico
  • + 37,21% di utenti
  • - 8,47% frequenza di rimbalzo
  • + 33,07% transazioni

Metodo e Attività SEO

Quelle che andremo a raccontare tra poco sono solo alcune delle fasi che hanno fatto sì che questo diventasse un progetto di successo. 

Andando in ordine cronologico:

  • Analisi competitor
  • Site audit
  • Content SEO

Analisi dei competitor

Prima ancora di entrare nel vivo del progetto SEO e delle attività meramente operative, c’è stata una fase di warm up iniziale per definire di comune accordo con il cliente le priorità di categorie e prodotti da evidenziare sul mercato. Era fondamentale confrontarsi, essere in grado di ascoltare e poter trasferire il pensiero in strategia ed azione.

Essendo loro i massimi esperti del prodotto calzaturiero, la scelta dei competitor è stata affidata al cliente. Con i nomi ottenuti in questa primissima fase, abbiamo potuto dare il via ad una seconda.

L’analisi in questo punto del progetto è fondamentale se si vogliono avere ulteriori spunti per la propria strategia, per esempio cogliendo opportunità semantiche che i competitor non stanno sfruttando.

Fasi principali

  • Studio Keyword Competitor e Analisi Visibilità SERP: analizzare quali fossero le parole chiave utilizzate dai competitor e con quali pagine si posizionavano in SERP. Capire quale fosse il competitor con la maggiore autorità;
  • Analisi dei Contenuti: capire se e come i competitor sfruttassero l’utilizzo di contenuti on page per poter definire che tipo di contenuto avremmo dovuto elaborare;
  • Meta Title e Meta Description: osservare quali keyword venivano utilizzate dai competitor in SERP così da poterle aggiungere se ritenute valide alla nostra lista.

Questa fase di analisi ricopre un ruolo fondamentale e getta solide fondamenta a tutto il progetto. Capire quali sono le keyword che portano maggiore traffico a un competitor e quelle per cui il mio cliente è in competizione con lui, ci ha guidato e indirizzato nelle fasi successive di ottimizzazioni on page.

Site Audit

All’analisi dei competitor, è seguita una fase tecnica della piattaforma del cliente. Durante questa fase abbiamo fatto affidamento sui tool google più importante in termini di analisi e controllo: Google search console e pagespeed insights.

Grazie a questi strumenti siamo stati in grado di verificare diversi aspetti.

Fasi principali

  • Robots.txt: abbiamo letto il file robots.txt, controllando che non ci fossero url che restituissero un errore 404 e laddove c’erano abbiamo effettuato le varie correzioni;
  • Crawling: tramite la lettura del file robots.txt abbiamo verificato con quale frequenza venivano scansionate le pagine e se questa fosse sostenibile a livello di server;
  • Sitemap: anche in questo caso abbiamo verificato che ogni pagine inserita nella sitemap restituisse uno status code 202;
  • Scansione Url: attraverso il report di copertura siamo potuti intervenire per correggere le pagine che restituivano un errore 404 e 50x;
  • Internal Link Audit: l’obiettivo in questa fase è quello di individuare eventuali link rotti e opportunità di interlinking in modo da mettere in risalto le categorie e prodotti principali, quelli che erano stati concordati con il cliente durante la prima fase di avvio;
  • Core Web Vitals: i contenuti grafici di un sito e la loro ottimizzazione dal punto di vista della user experience sono da tempo ormai fattore di ranking. In questo caso ci siamo affidati non solo a search console ma anche a pagespeed insights andando a intervenire per migliorare la qualità dell’esperienza di navigazione dell’utente.

— 20 Aprile 2022

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